cav. dott. Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
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by Leonardo Di Ascenzo, 2021
leonardo.diascenzo@gmail.com
Il Cardiopalmo
Descrizione
Per cardiopalmo si intende una sensazione di accelerazione prolungata del battito cardiaco. I pazienti possono riferire questa sensazione con una delle seguenti espressioni: “il cuore batteva forte nel petto”, “avevo l’impressione che il cuore volesse saltar fuori dal petto”, “avvertivo tutta un’agitazione qui nel petto”, “il cuore mi batteva forte in gola”.
Non sempre tuttavia alla sensazione di cardiopalmo corrisponde un’alterazione oggettiva del battito cardiaco.
Per distinguere semplicemente (già a casa propria) una semplice sensazione (magari causata da ansia o panico) da un cardiopalmo oggettivo è necessario rilevare un polso arterioso periferico, ci si potrà quindi trovare in uno dei due seguenti scenari:
A se il polso è regolare ed ha una frequenza cardiaca inferiore a 100 battiti per minuti, allora saremo di fronte ad una semplice sensazione,
B se il polso è irregolare e/o ha una frequenza cardiaca superiore ai 100 battiti per minuti allora potremmo essere di fronte ad un’alterazione oggettive del ritmo del cuore.
Elettrocardiogramma
Quando ci si trovi nella condizione di tipo B è utile registrare il ritmo del cuore in modo da poter rilevare e/o escludere un’effettiva aritmia. Per fare questo sarà sufficiente recarsi al più vicino Pronto Soccorso per essere sottoposti ad un Elettrocardiogramma.
Ove invece, pur nella condizione B, gli episodi fossero così brevi da non permettere il raggiungimento del Pronto Soccorso sarà opportuno sottoporsi all’esecuzione di un Elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, che registrerà il ritmo cardiaco per 24 ore consecutive, in condizioni di vita normale.
Analisi ematochimiche
Quando gli episodi di cardiopalmo si presentino frequentemente è consigliabile presentarsi alla valutazione cardiologica già con l’esito di almeno alcune prime analisi ematochimiche:
- Emocromo per escludere un’anemia, causa di tachicardia riflessa,
- TSH per escludere un ipertiroidismo, causa di cardiopalmi accessionali,
- Potassiemia, sodiemia e calcemia possibili cause di aritmie quando alterati,
- Creatinina ed urea, per escludere una insufficienza renale e quindi una eventuale causa di
ipertensione arteriosa secondaria misconosciuta.
Tachicardie inappropriate
Non è infrequente, soprattutto nel sesso femminile, che ad una sensazione di cardiopalmo corrisponda sì un ritmo cardiaco con frequenza cardiaca superiore ai 100 battiti per minuto ma di tipo sinusale ovvero normale. Quando le
frequenze cardiache siano elevate anche in condizioni di riposo si parlerà di tachicardie inappropriate, che non necessariamente necessitano di terapia medica, salvo che la sintomatologia non comprometta la qualità di vita.
Extrasistolia
Il cardiopalmo (sensazione di aumento prolungato della frequenza cardiaca) va distinto dalla sensazione extrasistolica causata da battiti cardiaci, che avvertiamo come “più forti” ed in mezzo ai battiti normali (che non avvertiamo) un po’ anticipati o un po’ posticipati.
Quando sporadiche, rare, isolate le extrasistoli sono da considerarsi fisiologiche, diversamente quando si presentino frequentemente o in modo prolungato in alcuni periodi della giornata. In questo caso sarà opportuno sottoporsi ad una
valutazione cardiologica, che permetterà di distinguere condizioni patologiche da condizioni fisiologiche.
Conclusioni
Il cardiopalmo e l’extrasistolia sono dei sintomi, che non sempre corrispondono ad un’alterazione oggettiva del ritmo cardiaco.
Il sospetto di una qualche forma patologica di alterazione del ritmo cardiaco si potrà avere quando la frequenza cardiaca registrata al polso sarà superiore ai 100 battiti per minuto e/o il polso sarà aritmico.
L’accertamento più semplice ed immediato per porre una diagnosi è l’effettuazione di un Elettrocardiogramma durante cardiopalmo.